Uno spot di una casa automobilistica tedesca sta facendo tanto parlare di un posto speciale dell’Italia, speciale perché è bello ma anche perché nessuno lo conosce davvero.
Ha un paesaggio sornione, indolente come il ritmo della canzone di fondo che canta ‘Basilicata on my mind’.
Se arrivi in Basilicata d’estate con le aspettative basse e l’atteggiamento di chi deve ingannare il tempo stai per vincere alla lotteria dello spirito.
L’attimo dopo scopri che il Coast to Coast non è solo un espediente di marketing cinematografico ma un percorso delle meraviglie senza soluzione di continuità tra un sospiro di stupore e l’altro.
L’Associazione Arte Pollino ti può accompagnare sulle Dolomiti del Sud attraverso percorsi multisensoriali nell’area protetta più grande d’Italia, tra le più grandi d’Europa, il Parco Nazionale del Pollino appunto, grande come la Valle d’Aosta.
Ti puoi ritrovare a fare un giro di giostra a San Severino Lucano sull’installazione di Carsten Höller, che dopo la Tate Gallery
Oppure a rubare scatti a San Paolo Albanese, il più piccolo comune della Regione, che vedeva un tempo questi lembi di terra abbracciarsi ai Balcani e che oggi ne testimonia una fusione perfetta, nel dialetto ‘arbereshe’ e nelle vesti secolari delle vecchiette affacciate ai pochi usci rimasti popolati.è giunto qui a donare una prospettiva diversa a questi luoghi, regalando 10 lunghi minuti di ruota panoramica sospesi nel vuoto tra il Lago e la Valle di Senise.
Ci può scappare camminare in corteo sotto le stelle assieme a centinaia di persone per i vicoli di Colobraro, il paese ‘che non si nomina’.
Reietto per decenni come luogo di ‘malocchio’, che oggi è ripartito dalla sua identità e per riqualificarla offre ogni sera un tour animato in 10 stazioni per raccontare gli antichi rituali della ‘fascinazione’ tramandati nella tradizione popolare di questi luoghi.
Questi tour ti permettono di fermarti col naso all’insù alle porte del Castello di Isabella Morra per leggere le poesie di questa donna coraggiosa che nel 1500 ebbe l’ardire di affrontare la reclusione, fino alla morte per mano dei suoi fratelli, pur di cantare le sue odi all’amore, insultando un Rinascimento troppo neonato per accogliere le donne letterate.
Succedono tante cose insomma in questo angolo di stivale, tanto belle quanto quelle ben più note e scelte dalla pubblicità per raccontare l’affascinante avventura del Grand Tour, che prima ancora di essere un modello ben riuscito di vettura è l’origine del concetto stesso di turismo moderno, tanto belle quanto i Sassi di Matera, quanto il Cristo di Maratea e le sue calette cristalline, quanto il paesaggio impressionante della Diga di Senise.