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Quello che mi sta succedendo ultimamente è davvero strano.
Si è ingaggiato un cerchio danzante di donne intorno a me, particolarmente vivo, quasi sacro.
Una mia amica mi ha ricordato pochi giorni fa la poesia di Sabrina Giarratana, il Canto delle Donne.
Il cerchio in cui mi sento assomiglia al suo.
E’ una dimensione più che un posto.
Perché non ci stai. Ci sei.
E’ la sensazione di fermento interiore, è l’impazienza di dargli forma, nome e senso.
E’ la libertà di esprimersi.
E’ la cura.
E’ l’accoglienza.
E’ l’ascolto.
E’ la tenacia, la collaborazione, la forza dell’unione.
E’ il vulcano di possibilità che da tutto questo deriva.
In una parola, è il potere creativo della Donna.
A me sembra che la vita mi stia dando l’occasione di rielaborare il simbolo del femminile, per ricodificarlo, arricchirlo, sublimarlo interiormente come esperienza da condividere, e quindi trasformare in obiettivo. Questo femminile mi ammalia perché si spoglia progressivamente di tutti i canoni di autodefinizione maschile imposti da secoli di cultura in pantaloni.
Il suo centro non è il titolo.
Nè la performance funzionale.
Il suo metro non è la competizione.
La sua espressione non è la negazione.
In questo cerchio esistono le sfumature e non i bianchi e i neri.
Esistono le emozioni e non le funzioni.
Esistono le altalene.
Che servono per alzarsi leggere sul mondo, ‘perché leggerezza non è superficialità ma volare alto sulle cose senza macigni sul cuore’ come diceva Cesare Pavese.
Ma anche per non dimenticarsi che siamo sempre in cammino tra i chiaro-scuri delle nostre personalità verso un equilibrio fuggevole che non dura più di un istante.
Esiste la bellezza che esprime cura ed armonia.
Esiste la diversità e l’inclusione.
Una delle donne del cerchio è Ilaria Cusano.
Deepak Chopra la definirebbe una coincidenza.
32 anni, di Roma. Sociologa, scrittrice e life coach. Dal 2012 ha registrato il suo metodo di Spiritual Coaching, che partendo dall’intelligenza spirituale propone tecniche corporee, artistiche, sciamaniche e rituali per creare, in modo magico, piacevole e divertente la realtà che si desidera.
Un incontro che è capitato perché c’era terra fertile per la semina.
Proprio come è successo a lei mentre era a passeggio in un paesino di alta montagna del Tamil Nadu in India.
Ha chiesto indicazioni a un uomo.
Quell’uomo si è proposto di accompagnarla. Quell’uomo faceva il life coach e le parlò per la prima volta dell’intelligenza sociale.
Un anno dopo è nato l’S-Coaching.
Io non ho chiesto indicazioni a Ilaria.
Però ho ascoltato un suo bellissimo spunto.
Ed è stato proprio come farsi accompagnare nel posto dove dovevo andare.
‘E se invece di dimagrire provassimo a nutrire la bellezza?’.
A me questo cambio di prospettiva sembra epocale.
Sono stata a dieta per la maggior parte della mia vita dai 16 ai 35 anni.
Quando il regime non era una codifica forsennata di rituali ossessivi (chiamati con nomi creativi di volta in volta e con altrettanti guru di riferimento), mi raccontavo che avevo raggiunto un equilibrio, ‘che non ero più a dieta, no, semplicemente cercavo di mangiare sano’.
E invece non era vero.
Perché di base c’era sempre questa percezione deformata e deformante del corpo come oggetto ‘sbagliato’ da correggere e plasmare PRIVANDOLO di qualcosa.
Il cibo non è mai stato altro che un nemico. Da dominare col controllo. Cui soccombere bulimicamente con l’evasione.
Una dialettica di guerra. Si vince o si perde. Una cifra aggressiva e mortifera.
Il cibo come funzione.
Il cibo che serve a farci diventare sani, forti, snelli e belli.
Non come forma di cura.
Nutrire la bellezza è tutta un’altra storia.
Ilaria lo racconta nel suo corso on-line ‘Dimagrire? Non funziona! Nutri la bellezza, invece; ecco come’, disponibile come gli altri su http://ilariacusano.blogspot.it.
Non vi svelo molto ma condivido un consiglio postato qualche giorno fa su facebook.
SALTATE LA CORDA 5 MINUTI AL GIORNO!
Mettete la musica a tutto volume, abiti comodi e saltate!
Questo esercizio non solo attiva contemporaneamente molteplici fasce muscolari del corpo in un climax cardiovascolare molto efficace, ma soprattutto, MIGLIORA L’UMORE!
Come a dire che si può stare bene primariamente, e la bellezza viene come conseguenza naturale.
A tal proposito è interessante la prospettiva della diretta interessata.
Ilaria, cos’è per te la bellezza?
‘Essenzialmente la natura, che si manifesta splendida, magnifica e brillante intorno a noi, ma anche tramite noi! Perfetta nell’imperfezione, traboccante magia e meraviglia. Noi, con i nostri pensieri, parole e azioni, possiamo facilitare questa spontanea manifestazione di bellezza, oppure no’.
E come si lega il progetto S-Coaching in questo contesto?
‘Mi piacerebbe che l’S-Coaching® divenisse un mezzo, nel mondo della formazione, tramite cui riservare la giusta attenzione, cura ed energia (in termini di spazio, tempo e risorse) allo sviluppo delle skills spirituali/sociali. Quelle tecnico/scientifiche sono importanti, ma inevitabilmente falliscono, nello sviluppo e nell’innovazione della società, se non si accompagnano a una visione lungimirante di bellezza e valore, alla percezione dell’umanità come un’unica grande famiglia, a un sentimento attivo di unione, che prenda forma nell’organizzazione del lavoro, nelle politiche e in tutti i rapporti sociali.’
Il cammino è ancora lungo. Per riappropriarci della libertà, della piena gioia, delle nostre potenzialità, della bellezza. Quella che esprime e non nega, quella che rivela e non copre. Quella che è e non imita. Quella che si nutre e non si vieta.
Ma i cammini sono fatti di passi.
O forse di girotondi…chissà….
‘Il cerchio è sacro. Il fuoco è al centro.
Chi è fuori è fuori. Chi è donna è dentro.’
Splendido…..rivelatore……
Leggerlo è stata una grande emozione 🙂 Grazie 🙂